Ho letto dell’ennesima donna picchiata dal compagno È la storia di una 40enne residente a Borreto, Reggio Emilia. Il marito l’ha colpita con un manico di scopa, ma senza essere poi denunciato dalla moglie. “Lo amo”, avrebbe detto lei per giustificarsi.
Il compagno della donna è stato comunque denunciato con l’accusa di lesioni personali aggravate: la donna, infatti, aveva lividi sul braccio e sul collo. I carabinieri stanno indagando per verificare se l’episodio, come sostenuto dalla donna, sia isolato oppure si possano supporre maltrattamenti in famiglia.
“È orribile”, mi sono detta, ma l’orrore spesso sembra non aver fine… Decapitata per aver osato fare una passeggiata fuori casa senza il marito al fianco: è quello che è successo a una giovane donna in un villaggio della provincia di Sar-i-Pul, in Afghanistan. Le autorità locali hanno confermato “l’incidente”, che vede protagonista una 30enne afghana brutalmente uccisa da un “gruppo di uomini armati”: questi prima l’hanno accoltellata e poi decapitata. Il portavoce dell’amministrazione locale ha accusato “uomini armati legati ai Talebani” per l’uccisione della donna e ha spiegato che il marito della giovane si trova in Iran. La donna era semplicemente uscita per andare a fare la spesa, ma è stata catturata e uccisa con l’accusa di aver commesso un “atto di infedeltà”.
E queste sono solo due delle scioccanti notizie di cronaca accadute ultimamente. Io penso che nessuno meriti un trattamento simile, ma la strada perché la violenza sulle donne abbia termine è ancora molto lunga.
Giulia Dari (3^A)
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