In questi giorni il mondo è in apprensione per le tensioni tra RUSSIA e UCRAINA.
La Russia, infatti, con il referendum indetto pochi giorni fa si è annessa la Crimea, una penisola dell’Ucraina, facendo leva sul fatto che i cittadini di questa area, in maggioranza russi, volevano passare sotto il governo di Putin. La Crimea e Sebastopoli si sono dichiarate congiuntamente uno stato indipendente e sono stati integrati così nella Russia come stati federali.
L’Ucraina e la maggior parte della comunità internazionale non riconoscono le pretese della Russia e considerano i governi filo-russi di Crimea e Sebastopoli illegittimi.
Il Presidente degli Stati Uniti ha sfidato quello russo: se non si ferma, il resto del mondo è pronto a reagire. L’Alleanza Atlantica sta già «preparando piani» per difendere i Paesi europei, mentre anche la Ue si è dimostrata unita nell’essere disposta ad adottare sanzioni anche più dure se Mosca ripeterà lo schema della Crimea nelle regioni meridionali e orientali dell’Ucraina.
Barack Obama ha invitato Vladimir Putin ad abbandonare le tentazioni di guerra fredda perché il resto del mondo è pronto a sostenere la sfida.
Noi ragazzi temiamo che lo scontro aperto possa portare ad un conflitto, che sarebbe molto pericoloso perché potrebbe trasformarsi in una nuova guerra mondiale coinvolgendo le maggiori potenze della terra.
Queste potenze possiedono sia la bomba atomica che la bomba H (a idrogeno) e, se le usassero, potrebbero provocare la distruzione del pianeta.
Secondo noi, la guerra non serve a nulla e si deve cercare in ogni modo di evitarla attraverso il dialogo e la diplomazia, perché, oltre a procurare perdite umane, danni materiali e notevoli problemi economici ai Paesi coinvolti, comporta anche disagi psicologici a chi ha partecipato ai combattimenti o alla popolazione che ha assistito a questi terribili eventi.
Ci piace ricordare il messaggio di madre Teresa di Calcutta alla vigilia della Prima guerra del Golfo, in cui supplicava coloro che avevano il potere di decidere di ripensarci e di evitare ad ogni costo la guerra, scegliendo la via della PACE. In quel caso il messaggio non fu ascoltato, ma noi ragazzi speriamo che questa volta sarà diverso e che i Grandi della Terra ascoltino la nostra supplica.
Francesco Di Marco, Ez Zhari Mohamed, Francesco Fortuna, Andrea Santini (3^ C)
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