EDITORIALE

Questo periodo dell’anno rappresenta un momento molto importante per noi alunni delle classi terze, infatti ci troviamo a compiere per la prima volta una scelta decisiva per il nostro futuro: individuare la scuola superiore in cui coltivare e portare avanti i nostri sogni e progetti, diventando dei giovani preparati e responsabili. Ovviamente, non per tutti è facile comprendere fin da subito quello che piace veramente svolgere nella vita, infatti solo pochi privilegiati lo sanno fin da piccoli ed hanno un proprio sogno da realizzare. E’ una scelta determinata da molti fattori e, grazie all’attività di orientamento proposta dalla nostra scuola, abbiamo scoperto meglio i nostri interessi, spesso molto diversi da quelli che erano i nostri sogni e desideri vissuti da piccoli. A scuola ci sono stati offerti degli incontri con un’ orientatrice che, oltre ai test con le crocette, ci ha fatto svolgere delle attività volte ad una maggiore conoscenza di noi stessi. Queste ultime ci hanno fatto capire i nostri interessi e i nostri talenti. In base a questo percorso, abbiamo compreso che i consigli dati dai professori o dai nostri genitori e soprattutto la scelta fatta dagli amici non ci devono influenzare o comunque possono servire, ma soltanto ragionando con la nostra mente ed in modo assolutamente autonomo. L’orientamento ci ha fatto capire che la scelta della scuola è qualcosa che oggi si può definire solo in parte e dobbiamo ancora lavorare sodo su noi stessi, poiché il nostro percorso di crescita non avrà mai fine. Anche dopo aver terminato la scuola, indipendentemente dal percorso che scegliamo e dal lavoro che intraprendiamo, dobbiamo continuare a conoscere noi stessi per migliorare le nostre capacità. Ci ritroveremo in un istituto nuovo, con facce sconosciute e perciò dovremo ricominciare tutto da capo: in fondo ogni inizio è esaltante, ma allo stesso tempo ci trasmette ansia e paura. É come iniziare una nuova vita nella quale molte volte è difficile integrarsi con il gruppo classe, soprattutto per le persone timide. La scuola media è il passaggio dall’essere un bambino a un adolescente. Speriamo che ognuno alunno trovi davvero la scuola adatta a sé stesso e che nei prossimi anni riesca ad abituarsi ad ogni tipo di cambiamento.

       Samije Muaremi 3^C

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IL CASUS BELLI ovvero…la causa della guerra


di Lorenzo Melfi, Alex Dai ed Alessio Maccaroni

Sappiamo ormai da tempo che la guerra tra l’Ucraina e la Russia è  iniziata non lo scorso Febbraio, ma nell’ Aprile 2014, a causa delle mire espansionistiche del presidente russo Putin.

Infatti nel febbraio 2014, dopo mesi di proteste, il popolo ucraino ha cacciato il presidente filorusso Viktor  Yanukovich, che non voleva firmare il Trattato di associazione tra l’Ucraina e l’Unione Europea, instaurando un governo ad interim filo europeo non riconosciuto da Mosca. Nonostante ci fosse già questo astio tra le due nazioni, il conflitto è esploso in modo acceso nel 2022 anche perché lo scorso anno, l’Ucraina ha approvato una legge che proibisce a tredici oligarchi di possedere dei media per influenzare la politica, colpendo direttamente l’amico di Putin, Viktor Medvedchuk, uno degli uomini più ricchi del mondo. Oltre alla sua attività di petroliere, Medvedchuk (che è ancora ai domiciliari, accusato di alto tradimento) è il leader del principale partito filorusso d’Ucraina, Piattaforma dell’Opposizione, ed è proprietario di un impero televisivo attraverso il quale diffondeva la propaganda di Mosca e influenzava la politica ucraina. Poco dopo il suo arresto, Putin ha cominciato ad ammassare truppe al confine: per il leader del Cremlino la legge rappresentava un passo decisivo nel processo di avvicinamento dell’Ucraina all’Occidente e alla Nato.

Le Conseguenze Del Conflitto 

La guerra ha avuto ripercussioni sia sul piano economico, sia sul piano civile, infatti il prezzo di metano e benzina è aumentato drasticamente, le importazioni di grano sono diminuite perché la maggior parte di esse proveniva dall’ Ucraina, ma adesso l’ Italia lo sta prendendo dal Canada. Le perdite umane sono altissime: 11500 soldati russi hanno perso la vita, 1500 carri russi sono stati distrutti dalla resistenza Ucraina; anch’ essa però, ha perso 2500 soldati ucraini e circa 1300 hanno perso la vita durante la fuga.

La diplomazia tra successi ed insuccessi

È stata un periodo di messaggi contrastanti sul fronte bellico. Ci sono stati i primi segni di progressi significativi nei colloqui di pace tra Russia e Ucraina, ma non c’è stato alcun accenno di una fine imminente della sofferenza. L’Ucraina è comunque pronta a scendere a compromessi sulle principali richieste russe; questa è la reazione del ministro degli Esteri di Mosca ha fatto iniziare a sperare che il peggio potesse finire. 

In realtà, la sanguinosa strage avvenuta a danno di civili nella città di Bucha testimonia che. anche in questo conflitto, come in quelli che lo hanno preceduto, non stanno mancando fatti mostruosi ed orribili che sembrano riportarci indietro di parecchi decenni.


Lorenzo Melfi, Alex Dai ed Alessio Maccaroni, 2^C

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