di Annalisa Andrenacci
“Dame, mercanti e cavalieri” è il titolo di una raccolta di novelle, che ho letto con i miei compagni di classe e su cui abbiamo realizzato alcuni elaborati, attraverso il linguaggio creativo e colorato dei fumetti. Si tratta di un testo scritto da Bianca Pitzorno, famosa autrice per ragazzi, cui dobbiamo successi come “Ascolta il mio cuore” ,”Speciale Violante”, “Principessa Laurentina”, tutti incentrati su problematiche adolescenziali.

L’opera si ispira al Decameron di Giovanni Boccaccio e ripropone, attraverso una lingua italiana contemporanea, alcuni dei capolavori del testo trecentesco. Attraverso le avventure di Federigo degli Alberighi, Andreuccio da Perugia, Nastagio degli Onesti e Lisabetta da Messina (solo per citarne alcune), abbiamo approfondito la civiltà e la cultura medievale, osservando come alla base di essa, vi siano valori importanti quali la nobiltà d’animo, la lealtà, la generosità ed un forte senso dell’onore. Sicuramente anche il sentimento amoroso riveste un ruolo dominante: esso è inteso a volte in modo più terreno e concreto, in altri casi in maniera delicata ed idealizzata, fonte di felicità, anche se talvolta legato alla tragedia. Nel libro vengono inoltre proposti aspetti caratteristici della vita umana come l’eroismo e la beffa, la ricchezza e la povertà, il vizio e l’inganno, sempre con l’uomo al centro , con i suoi difetti e le sue virtù, i suoi istinti e le sue passioni.
Un mondo, quello rappresentato dalla Pitzorno, che riflette la società borghese e mercantile del Trecento, in cui agli ideali religiosi dell’Alto Medio Evo si sostituisce una visione laica e terrena della realtà.
Quella del romanzo finalista del Premio Andersen 2012 è quindi una lettura assai scorrevole, da consigliare a tutti i ragazzi alle prese con lo studio del Medio Evo: epoca affascinante, tutta ancora da scoprire!
Annalisa Andrenacci 2^ C
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